Un volume che lo salva dall'oblio di se stesso perché lui si sta dimenticando. Invecchia, la sua memoria svanisce e queste pagine gli sopravvivono. Raccontano una storia che ha la forza del fulmine quando squarcia l'abete e lo rompe a metà. Oceano viene abbandonato e affidato a due genitori tutti nuovi provenienti dalle Dolomiti. Il suo cammino incrocia quello della dolce Italia, di "Sandrino e Basta", di nonno Giusto e di Giovannino. Invecchia lavorando fino a non sentir più le mani, falciando i prati in quota e incontrando l'amore, quello vero, negli occhi di una persona del tutto inaspettata. Gli capita di inciampare anche nella sua lapide, mentre una mattina di mezza estate ritorna, dopo una guerra che non voleva fare. Cammina, cade, si rialza, ma non la smette di sorridere con le sue gengive senza più un dente. Segue il sentiero della sua vita fino in fondo e, solamente alla fine, a quasi cent'anni, scopre la più evidente di tutte le cose e, forse per l'ultima volta ancora, sorride felice.
lunedì 29 febbraio 2016
sabato 27 febbraio 2016
Pista nera
Semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc, in Val d'Aosta, viene rinvenuto un cadavere. Sul corpo è passato un cingolato in uso per spianare la neve, smembrandolo e rendendolo irriconoscibile. Poche tracce lì intorno per il vicequestore Rocco Schiavone da poco trasferito ad Aosta: briciole di tabacco, lembi di indumenti, resti organici di varia pezzatura e un macabro segno che non si è trattato di un incidente ma di un delitto. La vittima si chiama Leone Miccichè. È un catanese, di famiglia di imprenditori vinicoli, venuto tra le cime e i ghiacciai ad aprire una lussuosa attività turistica, insieme alla moglie Luisa Pec, un'intelligente bellezza del luogo che spicca tra le tante che stuzzicano i facili appetiti del vicequestore. Davanti al quale si aprono tre piste: la vendetta di mafia, i debiti, il delitto passionale. Quello di Schiavone è stato un trasferimento punitivo. È un poliziotto corrotto, ama la bella vita. Però ha talento. Mette un tassello dietro l'altro nell'enigma dell'inchiesta, collocandovi vite e caratteri delle persone come fossero frammenti di un puzzle. Non è un brav'uomo ma non si può non parteggiare per lui, forse per la sua vigorosa antipatia verso i luoghi comuni che ci circondano, forse perché è l'unico baluardo contro il male peggiore, la morte per mano omicida ("in natura la morte non ha colpe"), o forse per qualche altro motivo che chiude in fondo al cuore.
La costola di Adamo
"Il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta". Rocco Schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. Ma più che il setter che gli suscita quell'accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com'è: pur sempre, però, sottomesso all'istinto della caccia. È uno sbirro manesco e tutt'altro che immacolato, romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non può guarire. Ad Aosta, dove l'hanno trasferito d'ufficio, preferirebbe tenere le sue Clarks al riparo dall'acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un'altra inchiesta piena di neve. Una donna, una moglie che si avvicinava all'autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell'oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l'ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore Rocco Schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.
mercoledì 24 febbraio 2016
The wind up bird chronichle
In a Tokyo suburb a young man named Toru Okada searches for his wife's missing cat. Soon he finds himself looking for his wife as well in a netherworld that lies beneath the placid surface of Tokyo. As these searches intersect, Okada encounters a bizarre group of allies and antagonists: a psychic prostitute; a malevolent yet mediagenic politician; a cheerfully morbid sixteen-year-old-girl; and an aging war veteran who has been permanently changed by the hideous things he witnessed during Japan's forgotten campaign in Manchuria.
martedì 23 febbraio 2016
Faedo - San Valentino
Sul sentiero che da Faedo porta a maso S. Valentino
La chiesetta a maso S. Valentino
dislivello 400 m - km 16
Ale
domenica 21 febbraio 2016
Pizzo Alto e cima Cavè
Maurizio e Chiara
Maurizio, Matteo e Chiara in salita verso il Pizzo Alto
Il Gronlait con la val Cava
Mattia e Maurizio verso forcella del Lago
Chiara quasi in vetta al Pizzo Alto
Sul Pizzo Alto
Matteo e Mattia appena sopra il lago di Erdemolo
Mattia a forcella Cavè
Scialpinisti salgono a forcella Cavè
Io a forcella Cavè
Polverosa discesa per Mattia
Ale, Chiara & Maurizio, Davide, Matteo, Mattia
sabato 20 febbraio 2016
Lagorai
Andrea in discesa verso la val Calamento
Tracce
Andrea
Al salto
Polvere!!!
Cima 7 Selle, Sasso Rotto, Hoamonder, cima di Terra Bianca dal passo Garofani
Ale & Andrea
COME MI MANCAVA IL LAGORAI MOCHENO!!!!
venerdì 19 febbraio 2016
mercoledì 17 febbraio 2016
Julia Hagen & Chiara Opalio
lunedì 15 febbraio 2016
Paganella
Nel bosco poco dopo l'alba
La val di Non
Il Brenta centrale
Dalla cima verso la Valsugana immersa nella nebbia
Paganella - MS - dislivello 1100 m - Gruppo della Paganella
Ale & Luca
domenica 14 febbraio 2016
Paganella
Mattia alla prima baita che si incontra salendo verso la Paganella
Mauro e Mattia durante la salita
Beatrice
Mattia
Paganella - MS - dislivello 1100 m - Gruppo della Paganella
Ale, Beatrice, Mattia, Mauro, Michele
venerdì 12 febbraio 2016
Sokolov in concerto
Ferrata rio Sallagoni
Nella parte bassa della ferrata
Colonie di funghi invernali
Il secondo, breve, ponte tibetano
Nella parte alta della ferrata
Rio Sallagoni - EEA - dislivello 200 m - Catena Bondone-Stivo
Ale & Erika
Ferrata Montalbano
Il traverso del gufo
All'inizio del traverso degli angeli verso Mori
Ferrata Montalbano - EEA - dislivello 400 m - Catena Bondone-Stivo
Ale & Erika
giovedì 11 febbraio 2016
Cima Verde
Inverno sopra le ex caserme alle Viote
Francesco salendo nel bel bosco di cima Verde
Io verso cima Rostoni e il Brenta
Fabio e Balù verso il Palon
Fabio e Balù
La conca delle Viote e il Palon
Fabio e Francesco in vetta verso il Doss d'Abramo e il Cornetto
Io e Fabio in vetta verso il Doss d'Abramo e il Cornetto
Polvere
Francesco il free rider
Cima Verde - BS - dislivello 700 m - Catena del Bondone
Ale, Fabio, Francesco
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