C’è un altro Kenya, lontano da Malindi: questa guida racconta non solo i luoghi meravigliosi (e spesso inediti) del Paese africano ma anche le persone, le comunità locali, le tradizioni antiche e lo sviluppo recente e spiega come scoprirne tutta la bellezza lontano dagli stereotipi e in modo “responsabile”. Con decine di bellissime fotografie a colori.In questa guida scoprirete un Kenya differente, distante dalla costa e immerso nella splendida regione della Rift Valley, nelle contee di Nakuru e Baringo. Dalla sconosciuta – e unica! – foresta pluviale di Mau, a oltre 2.700 metri d’altezza, fino alla barca a motore che vi farà volare sull’acqua del lago Baringo, ospiti delle comunità Ilchamus. E poi la savana adagiata nella caldera di Menengai, alle spalle di Nakuru, la riserva di Crescent Island bagnata dalle acque dolci del lago di Naivasha, la Kerjo Valley e la cittadina di Iten, battuta da atleti e campioni del fondo. Per finire a contemplare l’esercito pacifico di 1 milione di fenicotteri rosa, “fuggiti” sul pelo del salatissimo lago Bogoria.
Non viaggerete certo da soli: vi accompagneranno e vi faranno strada le comunità protagoniste dei progetti di cooperazione internazionale della Ong Mani Tese a sostegno del turismo responsabile e della tutela della biodiversità della regione, in particolare quello dedicato alle “Economie locali, tutela della biodiversità e sviluppo del turismo responsabile”, coordinato dalla Ong italiana e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.Incontrerete ad esempio la comunità degli Ogiek, respinta ed emarginata nella foresta montana, assaggerete il suo miele d’altura biologico e naturale che Slow Food ha dichiarato proprio “presidio”.O scoprirete la filiera del presidio Slow Food della pecora di Molo, conoscendo lo sviluppo alternativo e solidale del gruppo di donne del Karunga Group, che ne lavora la lana e immette in circuiti fair trade i prodotti finiti.
Nessun commento:
Posta un commento