Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
martedì 31 gennaio 2017
giovedì 26 gennaio 2017
Naviser Kreuzjöchl
Stöcklalm
Baite in alta Navistal
Il panorama sopra la Stöcklalm
Andrea e Michele verso la Scheibenspitze
Andrea e Michele
Valentino durante la salita verso la Navistal
Valentino verso un dosso senza nome con croce
Andrea e Michele sulla cresta finale
Poco sotto la cima un distacco provocato nei giorni scorsi da qualche sciatore
In vetta al Naviser Kreutzjöchl
Andrea
Valentino
Naviser kreuzjöchl - MS - dislivello 1200 m - Alpi austriache
Ale, Andrea, Michele, Valentino
La fame di salite con gli sci continua a farsi sentire e così anche quest'oggi abbiamo sconfinato in Austria per salire una cima esposta a nord in Navistal. Nel bosco, complici le temperature molto rigide, la neve si mantiene ancora polverosa ma, anche a causa delle centinaia di discese dei giorni scorsi, risulta difficile trovare spazi vergini. Al di sopra del limite boschivo l'irraggiamento solare e il vento hanno fatto un po' di danni che, fortunatamente, non rovinano però la discesa.
Un sentito ringraziamento ai 4 meranesi che hanno trovato il mio telefono cadutomi durante la discesa.
Gli spiriti non dimenticano
Nel ricostruire la vita del capo Cavallo Pazzo, il figlio del tuono e della grandine, che nel 1876 sconfisse il Settimo Cavalleggeri di Custer a Little Bighorn, Vittorio Zucconi ha scoperto molto più di un messia guerriero con una penna di falco rosso tra i capelli: ha incontrato la vita quotidiana, le donne, i bambini, gli amori, i riti e le disperazioni di quello che fu un magnifico popolo di liberi cacciatori: i Lakota Sioux delle Grandi Praterie. Ne è uscito "Gli spiriti non dimenticano", un racconto struggente e meraviglioso, che nessun "viso pallido" potrà leggere senza un brivido di tenerezza e di vergogna. E senza cadere alla fine, come l'autore stesso, sotto l'incantesimo di Cavallo Pazzo, lasciandosi trasportare in un'avventura di straordinaria, emozionante intensità.
martedì 24 gennaio 2017
Muttenkopf
Alba a Gereit in Obernbergtal
Salendo al Muttenkopf
Salendo al Muttenkopf
Salendo al Muttenkopf verso l'Olperer
In vetta verso il Tribulaun di Fleres
Pochi metri alla cima per Michele
I Tribulaun di Obernberg, Gschnitzer e di Fleres
In discesa verso la Obernbergtal
Polvere
Polvere
...e ancora polvere
La chiesa di Obernberg
Freddo polare lungo il torrente
Il Muttenkopf e la Rotenspitze
Muttenkopf - BS - dislivello 1250 m - Alpi Asutriache
Ale & Michele
In Obernbergtal la neve non è così abbondante come in Navistal e le cime verso il confine sono, purtroppo, tutte pelate dal vento ad eccezione della Settelberg. Arrivati al parcheggio con meno 17°C abbiamo volentieri deciso di salire un itinerario soleggiato come il Muttenkopf che, nonostante l'espozione sfavorevole, regalarebbe ancora abbondante polvere se ci fosse fondo :(
lunedì 23 gennaio 2017
Quaresima rosso sangue
Stefano Castellani, un giornalista fiorentino trapiantato a Trento, appassionato dello scrittore latino Petronio Arbitro, nutre l'ambizione di completarne il Satyricon, ma l'avventura nella quale rimarrà coinvolto sarà tutta un'altra storia. In un Trentino insolito ma ambiguamente quotidiano, si sviluppa una trama, dove sullo sfondo della splendida arte sacra locale, una serie di omicidi orrendi irrompe tragicamente in una tranquilla comunità di provincia. In uno scenario che si fa sempre più oscuro, un'affascinante ispettrice di polizia e il giornalista si porranno ognuno per proprio conto sulle tracce degli assassini.
sabato 21 gennaio 2017
Pfoner Kreuzjochl
Grunbergalm dall'alto
Le due cime salite ieri
Durante la salita
L'anticima di Pfoner Kreuzjochl
Quasi in vetta
Mattia
Polverone
Davide
Egon
Egon
Uno dei canali dopo il nostro passaggio
...e un altro sceso da me e Giovanni
Pfoner Kreuzjochl - BS - dislivello 1300 m . Alpi austriache
Ale, Davide, Egon, Giovanni, Mattia, Mirco
Secondo giorno di GODURIA in Navistal!!! Oggi ci saran stati più di 300 skialpers in zona quindi difficile sarà, nei prossimi giorni, trovare ancora terreno vergine...almeno a sud.
venerdì 20 gennaio 2017
Grafmartspitze e Grunbergspitze
Durante la salita
Grunbergalm
Mattia durante la salita
In vetta alla Grafmartspitze verso la Grunbergspitze
Salendo alla Grunbergspitze
Mattia in vetta alla Grunbergspitze
Max
Da mesi aspettavo il momento di lasciare la firma su un pendio
Max
Mattia
Max
Max
Navis - particolare di casa
La chiesa di Navis
Grafmartspitze e Grunbergspitze - MS - dislivello 1400 m - Alpi austriache
Ale, Lorenzo, Massimo, Mattia
Le informazioni davano per ottima la Navistal, subito al di là del passo del Brennero, con una discreta coltre nevosa e soprattutto con polvere fantasmagorica...effettivamente è stato così e, dopo mesi e mesi di digiuno, strafogarsi di polvere è stato a dir poco libidinoso. Oggi poca gente in giro con gli sci ma, domani, complice il tam tam sociomediatico, prevedo una gran ressa di skialpers.
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