mercoledì 31 luglio 2019

Macaion



 Tret
 La falesia vicino alla cascata di Tret
La cascata di Tret
San Felice
Lago di Tret
 Lago di Tret
 Baita sopra malga Fondo
 Malga Fondo
 
 In vetta al Macaion verso Bolzano
 Sul sentiero 513
Discesa FANTASTICA


km 34 - dislivello 1350 m

Ale

Eye of the storm

Former allies in the IRA, Sean Dillon and Martin Brosnam have chosen different paths. Now Dillon is a terrorist for hire, a master of disguise employed by Saddam Hussein. Brosnan is the one man who knows Dillon’s strengths and weaknesses … and brilliant mastery of espionage. — Once friends, now enemies, they are playing the deadliest game of their careers. A game that culminates in a frightening -- and true -- event: Iraq’s attempted mortar attack on the British war cabinet at 10 Downing Street in February 1991.

lunedì 29 luglio 2019

domenica 28 luglio 2019

Il pastore di stambecchi

Luigi nasce nella povertà e cresce con la guerra. Valdostano ma “anche” italiano, trascorre i suoi 84 anni a Rhêmes Notre Dame, venti comignoli rubati alla slavina al fondo di una valle stretta e dal fascino selvatico, su un versante Parco del Gran Paradiso sull’altro riserva di caccia. Da ragazzo, armato dalla fame, è cacciatore, contrabbandiere, manovale. Quando diventa guardiaparco e poi guardiacaccia, cambia sguardo. Dietro le lenti del cannocchiale, nelle lunghe solitarie giornate di appostamento ai bracconieri, diventa il signore delle cenge, segue il volo delle aquile e sperimenta un qualcosa di molto simile all’amore. Stagione dopo stagione, trasforma gli alberi in sculture, “scava” tassi e marmotte, parla con i cani, le mucche, le galline. A volte anche con gli uomini. Quello di Oreiller è un mondo ormai perduto, travolto da una modernità senza pazienza, da un fiume di gente che torna ma non resta. Eppure, nei suoi occhi, nelle sue mani nodose e forti, tutto ha ancora memoria e lui ha memoria di tutto. Le sue parole, consegnate a chi, come Irene Borgna, le sa ascoltare, conducono lontano, fuori traccia, tra valichi nascosti. E segnano il tempo, come gli anelli di un tronco, come i cerchi sulle corna di un vecchio stambecco.

sabato 27 luglio 2019

Col pupo nei boschi di Faedo


 


 Malghette di Faedo
 Baita Cavosi


 km 5 - dislivello 250 m
Ale&Federico

Sentieri sul monte Corona


 Vigneti verso Mezzocorona
Maso Giaz verso Paganella e Fausior

km 17 - dislivello  500
Ale

venerdì 26 luglio 2019

Giro delle forcelle in val dei Mocheni



La conca del lago di Erdemolo
Gli ultimi rododendri fioriti verso il lago e il Rujoch
 Il lago dall'alto
 Sasso Rosso, Sasso Rotto e cima 7 Selle




km 15 - dislivello 1150 m
Ale

giovedì 25 luglio 2019

Giro delle Cavallazza


 Il Cimon della Pala e la Vezzana
 Salendo alla Piccola Cavalazza
 Riflessi
 Ricordi della Grande Guerra
 Cima Cavalazza e l'omonimo laghetto, in lontananza il Piccolo Colbricon
 In vetta alla Cavallazza
 
Scendendo verso gli affollati laghetti di Colbricon


dislivello 570 m
Ale&Erika&Federico

mercoledì 24 luglio 2019

Slimber e rifugio Sette Selle



 Dallo Slimber il sentiero Delio Pace che porta a cima d'Ezze
Dal sentiero Pace verso la val del Laner
Il rifugio Sette Selle



dislivello 910 - Lagorai occidentale
Ale

martedì 23 luglio 2019

5km di ripetute


km 5
Ale

Il bambino e la montagna

Nell'estate del 1894 un bambino di sei anni, Hans Torske, scomparve inspiegabilmente fra i boschi dello Skrim, una regione montuosa nel sud della Norvegia. Oltre un secolo dopo, ossessionato dalla triste e misteriosa vicenda di Hans, il giornalista e scrittore Torbjørn Ekelund decide di organizzare una «spedizione» nella stessa zona con il figlio August, di sette anni. I due si avventurano nella natura selvaggia, trascorrono diverse notti in tenda, scalano la cima dell'imponente monte Styggemann. Per il piccolo August è un'avventura piena di giochi e scoperte, per il padre è il motivo per riscoprire il valore autentico della natura in un'epoca ipertecnologica e iperconnessa. «Ho imparato che la natura può essere bella e ho imparato che può essere pericolosa»: sul filo dell'ambiguità fra una visione idilliaca e una wilderness matrigna e spietata, la figura di Hans Torske diventa il simbolo di una condizione universale, la piccolezza dell'uomo di fronte alla forza e all'indifferenza della natura.