sabato 22 novembre 2025

The mountain is you

This is a book about self-sabotage. Why we do it, when we do it, and how to stop doing it—for good. Coexisting but conflicting needs create self-sabotaging behaviors. This is why we resist efforts to change, often until they feel completely futile. But by extracting crucial insight from our most damaging habits, building emotional intelligence by better understanding our brains and bodies, releasing past experiences at a cellular level, and learning to act as our highest potential future selves, we can step out of our own way and into our potential. For centuries, the mountain has been used as a metaphor for the big challenges we face, especially ones that seem impossible to overcome. To scale our mountains, we actually have to do the deep internal work of excavating trauma, building resilience, and adjusting how we show up for the climb. In the end, it is not the mountain we master, but ourselves.

mercoledì 12 novembre 2025

Sotto mentite spoglie

Ad Aosta è quasi Natale. Una stagione difficile, per Rocco Schiavone, e non solo per lui. Un periodo dell’anno che da sempre con le sue usanze svetta nella nota classifica affissa in Questura. Tutto sembra andare male. Ovunque nelle strade si esibiscono cori di dilettanti che cantano in ogni momento della giornata. La città è preda di lucine a intermittenza, della puzza di fritto, dell’agitazione dovuta all’acquisto compulsivo. Lampeggiano vetrine e finestre, auto e antifurti. Di fronte ai negozi, pupazzi di raso e fiamme di stoffa si agitano al soffio dell’aria calda dimenando braccia, teste e lingue. Non c’è da aspettarsi niente di buono. E infatti. Una rapina finisce nel peggiore dei modi possibili, coprendo Rocco di ridicolo, fin sui giornali. Un cadavere senza nome viene ritrovato in un lago, incatenato a 150 chili di pesi. Un chimico di un’azienda farmaceutica sparisce senza lasciare traccia. Rocco non parla più con Marina. E nevica. Eppure qualcosa si muove. Sandra sta meglio, sta per uscire dall’ospedale. Piccoli spiragli, rari sorrisi, la squadra, come la chiama Rocco con un filo di sarcasmo, sembra crescere, i colleghi migliorano, i superiori comprendono. Schiavone a tratti sembra trovare le energie per affrontare gli eventi che si susseguono, le difficoltà che si porta dentro, e poi quello slancio svanisce e ancora si riforma. Il vicequestore entra ed esce dalla sua oscurità, a volte il sole lo aspetta, quasi sempre il cielo è plumbeo, una promessa di neve e di gelo

lunedì 10 novembre 2025

Tre cime del Bondone















 
Tre cime del Bondone - EE - km 11 - dislivello 900 m - Catena Bondone-Stivo
Ale&Tiziano

venerdì 7 novembre 2025

Basta poco. Momenti straordinari di una vita quasi ordinaria

L'abbondanza è una malattia che dà assuefazione: vuoi sempre di più, ma sotto c'è il vuoto. È quando hai perso tutto che capisci se ciò che avevi valeva davvero. Magari scopri che ti basta poco, e che molto di ciò che ci rende felici è gratis. Perché si può vivere come si va in montagna: con il minimo indispensabile e un po' di umiltà e di attenzione. Alleggerire lo zaino, rinunciando alle comodità, aiuta a riempirlo di bellezza e libertà. Mario Curnis ha imparato che il possesso è una sicurezza fragile, e così ci offre le sue lezioni di sopravvivenza: curare una casa e le sorgenti, godersi il bosco e i ricordi. La sua biografia comincia prima della guerra, in un mondo che oggi fatichiamo a ricordare; tuttavia Mario ha molti più anni di quelli che si contano sulla sua carta d'identità: è figlio di una storia antica quanto il castagno. Sarebbe però un errore crederlo chiuso nel passato, perché è vero che lui è "di un'altra generazione", ma attenti: si tratta di una generazione futura. Il suo approccio all'ambiente ci parla di un mondo nuovo, un mondo che vedremo o forse no, ma che è l'unico in cui dovremmo augurarci di imparare a vivere.

mercoledì 5 novembre 2025

Verso il Crozzon dei Mandrini

 

Crosara del Fibion e Bedolè
Croz della Spora e monte Ridont dal malga spora
Ultimi vagiti d'autunno
Salendo verso il Crozzon dei Mandrini
Al capitello
Vallazza, Falkner, Grostè
Vista dall'alto sul Crozzon dei Mandrini e la zona del Grostè
Le cime dal Grostè alla val Gelada



Crozzon dei Mandrini - EE - Dolomiti di Brenta
km 12.7 - dislivello 1050 m
Ale, Emilio, Luca

lunedì 3 novembre 2025

Sugli sci. Sulle tracce dei piaceri della neve e dell'altezza

Una volta trasfigurate dall'inverno, sublimate dalla neve, le montagne diventano inaccessibili. Che lo si chiami sci alpinismo, di escursione, di passeggio, oppure semplicemente pelli di foca, questa attività è l'unico modo per sperimentare tutto ciò che un mondo assolutamente incontaminato può offrire. Crearsi il proprio itinerario, preparare lo zaino, partire e poi vagare tra terra e cielo contando solo sulle proprie forze, senza lasciare nulla dietro di sé se non una traccia fugace, mentre tutto acquista un senso di vacuità, i pensieri svaniscono e la testa si svuota. «Quei giorni in cui nessun minuto cade nel vuoto, in cui non si chiede più niente alla vita perché è già così tanta. In cui ci si incaponisce con testardaggine sulla nostra idea di felicità». Senza retorica né elogi della fatica, Cédric Sapin-Defour ci accompagna in un vero e proprio viaggio alla scoperta del grande mistero bianco, un'ode poetica sulla ‘trasfusione' tra uomo e natura, perché, in fondo, «attraversare le montagne sugli sci è anche questo, è aspettare che esse ci attraversino».

martedì 28 ottobre 2025

Bianco

Per Sylvain Tesson la vita è movimento. Nell'arco di quattro inverni, accompagnato dall'amico Daniel Du Lac, vincitore della Coppa del mondo di arrampicata, guida di alta montagna, pioniere di vie estreme, compie con gli sci la traversata delle Alpi, da Mentone, sulla costa francese, fino a Trieste, passando da Italia, Svizzera, Austria e Slovenia. Ai due viaggiatori si aggiunge poi Philippe Rémoville, entusiasta alpinista incontrato in un rifugio. Insieme hanno così percorso 1.600 chilometri e superato più di 60.000 metri di dislivello. Ogni singola giornata è una sfida contro il freddo e la fatica; le soste nei rifugi diventano occasione per conoscere personaggi indimenticabili, da un canonico dell'ospizio del Gran San Bernardo al figlio dello studioso Jean Starobinski, guida alpina ed esperto del mondo dell'arte. Immerso in un panorama che racchiude una forza selvaggia e una potenza trascendentale, Tesson si confronta con la bellezza e con il vuoto, con lo sforzo fisico e mentale, col silenzio della natura e il costante rumore di fondo del cervello al lavoro. Vive lo slancio del gesto perfetto e la mortificazione di una caduta, riposa in rifugi vuoti, a disposizione degli alpinisti solitari, scopre che il vero lusso non sta nella raffinatezza di un oggetto o nell'abbondanza dei piaceri, ma nella minestra dopo la fatica, nella contemplazione di un fuoco dopo il gelo: «il lusso consiste nella cessazione dello sforzo. Il lusso è compimento». L'uomo alle prese con la montagna, con la luce infinita delle Alpi, scrive Tesson, non migliora, non si redime, non si tra sforma. «Quando raggiunge altezze meravigliose, vi trasporta la sua miseria». Bianco sorprende per lo sguardo privo di arroganza, per l'assenza di ogni fittizia esaltazione. Non c'è la mistica della solitudine eroica nella natura madre e matrigna, o il culto della purificazione nell'aria cristallina delle vette. C'è solo un viaggio, fuori e dentro di sé, e un sogno di bambini, quello di avventurarsi nel mistero del mondo.

giovedì 23 ottobre 2025

L'ultima cosa bella sulla faccia della terra

Mentre tutti sono raccolti in preghiera, dall’ultima fila Iggy avanza verso il centro della chiesa. Trema, e la benzina che ha portato con sé per darsi fuoco – come quei bonzi che ha visto in rete – si rovescia. Il fiammifero acceso gli cade di mano. Nel rogo muoiono venticinque fedeli. Diciotto anni più tardi gli abitanti di Harmony, una cittadina del Sud degli Stati Uniti, ancora si portano dentro quel lutto, ancora – come un antico coro – si interrogano e commentano l’accaduto. La loro versione si alterna a quella di altre figure direttamente coinvolte o appena sfiorate dalla tragedia, mentre su tutto si impone, ipnotico e straziante, il racconto del colpevole, rinchiuso nel braccio della morte. Ora che l’esecuzione si avvicina, a Iggy resta solo il rifugio nel sogno – o nel ricordo – di un’altra vita, di mille altre vite. Da dove è scaturita quella decisione estrema e inconsulta? Che cosa gli ha sconvolto la mente? Gli antidolorifici che sniffava, l’alcol e l’eroina? L’amore «selvaggio, cosmico e strano» per Cleo, o quello per Paul, l’amico scomparso «come un temporale che passa sopra la campagna e si dilegua in un batter d’occhio»? O piuttosto quel dolore segreto, quel tedio insopportabile, quello sgomento di fronte a un universo infettato da un oscuro morbo di cui solo loro tre sembravano avere consapevolezza?

Cosmetica del nemico

Tutto comincia nella sala d'attesa di un aeroporto. Non poteva essere altri che lui, una vittima perfetta. È stato sufficiente parlargli. E aspettare che la trappola scattasse. Tutto finisce nella sala d'attesa di un aeroporto. Va detto comunque che il caso non esiste. Un giallo? Forse. Certamente la doppiezza dell'uomo, la crudeltà, la bellezza e la bruttezza.

mercoledì 22 ottobre 2025

Bruciante segreto

Un gorgo di forze trascinerà Edgar, inquieto dodicenne in convalescenza nella stazione climatica del Semmering, dall'iniziale sete di amicizia al dubbio, al disinganno e all'odio: odio per una madre frivola e bugiarda e per il suo subdolo corteggiatore che, fingendo di essergli amico, vuole soltanto servirsi di lui. Un intrico di sentimenti, quello di "Bruciante segreto", che somiglia al sottobosco di rovi in cui Edgar - fuggito dalla stanza dove era stato rinchiuso - si acquatta inseguendo col fiato grosso la coppia stretta in un abbraccio tanto intimo da gettare sul sentiero un'unica ombra sotto i raggi della luna. Una sorta di sadico crescendo innerva questo dramma, di cui sono protagonisti un attraente e annoiato barone, la non più giovane eppur piacente consorte di un avvocato di successo della Vienna ebraica e un ragazzino cagionevole che, nel giro di pochi giorni, attraversa le dolorose stazioni di un rito di passaggio: quello che suggellerà il suo ingresso nel mondo degli adulti, a prezzo di cicatrici indelebili.

lunedì 20 ottobre 2025

I baffi

È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo - lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie - in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la moglie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo comincia allora ad apparirgli «fuor di squadra», e il confine tra la realtà e la sua immaginazione sempre più sfumato. Delle due l'una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma servirà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno?

sabato 18 ottobre 2025

La condanna del silenzio

L'isola di Liten è caduta in disgrazia. Dopo il caos mediatico dell'anno appena passato, i turisti abituali, ormai rassegnati all'idea di aver perso il loro rifugio di pace, l'hanno abbandonata. Anche la curiosità morbosa dei nuovi visitatori, accorsi per seguire da vicino lo scandalo, si è presto spenta. Come se non bastasse, da settimane una pioggia tremenda, unita a venti fortissimi, funesta la costa. La notizia della scomparsa di una ragazza, che non è rientrata a casa ma apparentemente non ha nemmeno lasciato l'isola, passa così in secondo piano. La polizia di Malmö archivia il caso come una fuga volontaria, mentre online c'è chi ipotizza che si tratti di un patetico tentativo di riportare Liten al centro dell'attenzione, sulle prime pagine di cronaca nera. Turismo nero o dell'orrore, lo chiamano. Ma Kysa Nilsson, giorno dopo giorno, sembra proprio essere sparita nel nulla... Owe Dahlberg, il capo della polizia, si trova a indagare senza aiuti dal continente. A intervenire sono gli Andersson, la famiglia più influente dell'isola, desiderosi di "lavare l'onta" di aver avuto un assassino in famiglia. Determinati a risolvere il mistero della scomparsa della donna da soli, si proclamano sceriffi e avviano le ricerche. Gli indizi che emergono, tuttavia, suggeriscono che sia avvenuto un vero e proprio rapimento. E che Liten, per l'ennesima volta, stia per finire nell'occhio del ciclone.