Roberto Candido, enologo di fama mondiale, è stato trovato ucciso. Nell'abbazia di Sant'Antimo, tra le vigne di Montalcino. Sotto un antico affresco con san Cristoforo. A indagare è chiamato il taciturno e colto commissario Cosulich. A cui tocca una bella gatta da pelare. Perché se c'è un winemaker assassinato, e se accorre la stampa nazionale e persino la Cnn, la faccenda è più grossa di quanto sembri. È un complicato giallo di vino, con troppi interessi di mezzo, non sempre puliti. Ma è anche un giallo divino, perché forse Candido si era imbattuto in cose proibite e sacrileghe. Una verità sepolta nel cuore più profondo della terra. Una verità che risale a tempi molto lontani, quando nei più antichi giardini cresceva la Prima Uva. Un romanzo che unisce al fascino del racconto dei luoghi più belli d'Italia, dalle terre del Barolo alla Franciacorta alla campagna toscana, un intreccio di storia, cultura, imbroglio, denaro e stupore.
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