Valle d'Aosta. In un albergo chiuso per la stagione, in un villaggio
alpino a 1600 metri, due padri si incontrano a margine di una festa per
bambini. Francesco è un uomo di città, con un'istintiva passione per la
montagna, che ha deciso di trasferirsi per un periodo da quelle parti
con sua figlia. Michele lassù invece ci vive da sempre, anche se il suo
lavoro di nivologo, lo studio della neve, del ghiaccio e delle valanghe,
lo ha portato in giro per il mondo. I due scambiano qualche parola,
diventano amici, prendono a fare insieme delle passeggiate in alta
quota: se per il primo è un modo per entrare in un universo di
scienziati, alpinisti e montanari tutti accomunati dalla
passione/ossessione per la neve, per il secondo è l'occasione di
condividere l'amore per un mondo, il suo, che nello stesso giorno può
essere tanto paradiso di bellezza quanto nemico spietato. Perché la neve
è molto più di un paesaggio imbiancato o di una pista da sci: è
qualcosa di vulnerabile e potentissimo, è libertà, memoria, pace,
pericolo. Unendo osservazione scientifica e vita quotidiana, nostalgia e
spirito d'avventura, incanto romantico e fotografica descrizione di
questi meravigliosi ambienti naturali, Casolo e Freppaz ci regalano uno
sguardo ampio e non idealizzato su ciò che la montagna oggi è realmente.
Senza mai dimenticarsi di quei fiocchi che, mossi dal vento, calano a
terra raccontando sempre nuove storie.
Nessun commento:
Posta un commento