È l'alba. Anche stanotte Eva non riesce a dormire. Apre la finestra: l'aria pungente e dolce dell'aprile altoatesino sa di neve e di resina. All'improvviso il telefono squilla, la voce debole di un uomo che la chiama con il soprannome della sua infanzia: è Vito. È molto malato, e vorrebbe vederla per l'ultima volta. Carabiniere calabrese in pensione, ha prestato a lungo servizio in Alto Adige negli anni Sessanta, anni cupi, di tensione e di attentati. Anni che non impedirono l'amore tra quello smarrito giovane carabiniere e la bellissima Gerda Huber, cuoca in un grande albergo, sorella di un terrorista altoatesino e soprattutto ragazza madre in un mondo ostile. Quando Vito è entrato nella sua vita, Eva la figlia bambina, ha provato per la prima volta il sapore di cosa sia un papà: qualcuno che ti vuole così bene che, se necessario, perfino ti sgrida. Sul treno che porta Eva da Vito morente, lungo i 1397 chilometri che corrono dalle guglie dolomitiche del Rosengarten fino al mare scintillante della Calabria, compiremo anche un viaggio a ritroso nel tempo, dentro la storia tormentata dell'Alto Adige e della famiglia Huber. La fine della Prima guerra mondiale, quando il Sudtirolo austriaco venne assegnato all'Italia, quando Hermann Huber, futuro padre di Gerda, perse i genitori e con loro la capacità di amare.
lunedì 31 agosto 2015
sabato 29 agosto 2015
Da Ranzo a Molveno
Baita verso cima Soran e cima Ghez
In discesa verso Nembia
Croz dell'Altissimo, Lasteri e Piz Galin
La bella strada che porta a Nembia
Baita nei pressi di Nembia
Il lago Nembia ormai in ombra
Il lago di Molveno
Molveno con le cime del Brenta
Rientrando verso Ranzo
Il Dain Piciol e le tre cime del Bondone sullo sfondo
Dislivello 530 m
Ale & Annika
La compattina avrà anche il pregio di essere facilmente trasportabile e nello specifico anche di essere impermeabile e antishock...per il resto nulla a che fare con la reflex con la quale sicuramente sarei riuscito a gestire al meglio le differenze di esposizione tra cime del Brenta e lago di Molveno. Sarà per un'altra volta.
venerdì 28 agosto 2015
Terlago mountain bike
Salendo a Prada
A Prada verso la Paganella
Prà dela bedola
Val della vecia
Discesa dal vallon
dislivello 750 m
Ale & Matteo
giovedì 27 agosto 2015
Pilastro Bianco del Sassolungo - Via Cipriani
Sulle placche nere del 1° tiro
Andrea sul 1° tiro
Andrea verso le Odle
2° tiro
Il facile 3° tiro
Le alte gugli del Sassolungo sopra di noi
Fine del 4° tiro
Andrea verso le torri del Sella e la Marmolada
Il massiccio del Sella
5° tiro
Fine del 5° tiro
6° tiro
6° tiro
Andrea durante la discesa in doppia
Io durante la discesa
Le 4 torri del Sella e il Piz Ciavazes
Pilastro Bianco via Cipriani - V - 260 m - gruppo del Sassolungo
Ale & Andrea
Via divertente su roccia ottima e protezioni abbondanti in loco. Peccato che si perda poi nel'immensità del paretone del Sassolungo. La prima volta in Dolomiti per il cugino.
mercoledì 26 agosto 2015
martedì 25 agosto 2015
lunedì 24 agosto 2015
Sas da Pùtia parete nord via classica
Le Odle
Vacche al pascolo
La parete nord del Sas da Pùtia
Io nei pressi dell'attacco della via
Andrea sul 4° tiro
Panorama verso la val Badia
Il tiro chiave salito da una cordata di Antermoia
Andrea
Andrea sul bel traverso
Finite le difficoltà rimangono un paio di tiri di II e III
In cresta
Andrea in vetta
Io in vetta
Il Sas da Pùtia dal passo delle Erbe
Via classica - VI- - 550 m - Sas da Pùtia - Gruppo del Pùtia
Ale & Andrea
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