Lucio, rampollo di nobile famiglia greca si reca per affari in Tessaglia, terra di arti magiche, ospite del ricco usuraio Milone. Saputo che la moglie è una strega provetta, capace delle più straordinarie trasformazioni, più che mai smanioso di assistere a prodigi magici, convince Fotide, l'ancella con la quale trascorre amabilmente le notti, a sottrarre alla padrona un miracoloso unguento che trasforma in uccello. Lucio lo prova, ma, ahimè, l'ancella confonde le ampolle e Lucio si trasforma in asino. Mancano in quel momento le rose per invertire la trasformazione e caso vuole che proprio quella notte una masnada di ladroni assalga la casa, portandosi via l'asino con il bottino.
Comincia la triste sorte di Lucio-asino che attraversa un'infinità di traversie, fin quando, attenendosi alle prescrizioni della dea Iside, riacquista sembianze umane.
Scontato l'errore della sua curiosità e sventatezza giovanili, Lucio può intraprendere la carriera di retore e sacerdote della dea.
Dal suo triste passato Lucio ha tratto un grande vantaggio: protetto dalla pelle d'asino ha potuto contemplare da vicino gli uomini e le loro passioni.
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