L'autore sostiene con certezza che gli esseri umani sono
stati progettati per affrontare con successo difficoltà e stress. Gli uomini
discendono da gente che è sopravvissuta a un'infinità di predatori, guerre,
carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali. Sono costruiti per
convivere quotidianamente con lo stress. A questo scopo gli uomini possiedono,
come un dono, un insieme di risorse che hanno ereditato dal passato: è la
"resilienza" ad essere la norma negli esseri umani, non la fragilità; la
"resilienza" psicologica è la capacità di persistere nel perseguire obiettivi
difficili, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà relative. L'individuo
resiliente presenta una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili: è
un ottimista e tende a "leggere" gli eventi negativi come momentanei e
circoscritti; ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria
vita e sull'ambiente che lo circonda; è fortemente motivato a raggiungere gli
obiettivi che si è prefissato; tende a vedere i cambiamenti come una sfida e
come un'opportunità, piuttosto che come una minaccia; di fronte a sconfitte e
frustrazioni tende a non perdere comunque la speranza. La "resilienza" può
essere potenziata, e l'autore, con esempi tratti dal mondo dello sport metafora
della vita e ambito da cui mutuare metodologie ed esperienze - mostra come fare.
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