La parola razza è tornata di moda, dopo un periodo di appannamento. Ma siamo sicuri di sapere cosa significhi esattamente, e abbiamo motivo di credere che la specie umana sia costituita di razze biologiche diverse, come i cani o i cavalli? E poi: quanto dipendono dai nostri geni i difficili rapporti fra persone di cultura od origine diversa, e le disuguaglianze economiche e sociali? Questo libro, attraverso un percorso storico-critico di grande fascino culturale, ripercorre le tappe del dibattito sulle basi biologiche della diversità umana, dai primi tentativi di classificazione razziale fino ai moderni studi sul DNA. Ci racconta come la genetica sia riuscita a ricostruire le fasi più remote del cammino dell'umanità, dalle nostre origini africane alla colonizzazione dei cinque continenti, e come queste conoscenze smentiscano l'idea ottocentesca che l'umanità sia frammentata in gruppi biologicamente distinti, quei gruppi che in altre specie si chiamano razze.
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