venerdì 31 agosto 2012

Il ciclope

Comici e divertenti, dai toni leggeri e talvolta sboccati, i drammi satireschi venivano rappresentati nell'antica Grecia alla fine di ogni trilogia tragica, allo scopo di alleggerire i racconti spesso feroci e cupi delle tragedie. Nel Ciclope di Euripide, Polifemo, l'orribile orco del racconto omerico, diventa un elegante gentiluomo di campagna, che con i suoi racconti e le sue avventure spassose coinvolge il lettore/spettatore in mondi e realtà quasi fiabeschi.

Il cavaliere inesistente

Si narrano le avventure di Agilulfo, splendido cavaliere dalla bianca armatura, che riesce ad esistere solo grazie alla forza di volontà. Egli è un perfetto esempio di paladino che è preso come modello da Rambaldo, un giovane cavaliere accorso in guerra per vendicare la morte del padre a causa di un infedele. Durante un duello contro due infedeli viene aiutato e salvato da un cavaliere color pervinca: Brandamante. Brandamante è in verità una ragazza di cui s’innamorerà pazzamente. L’amore del ragazzo non è corrisposto, perché Brandamante è innamorata di Agilulfo, la cui identità di cavaliere verrà messa in discussione dal cavalier Torrismondo. Il cavaliere afferma, infatti, che la vergine che Agilulfo a salvato e che grazie alla qual è stato investito cavaliere è in verità sua madre e proprio padre sarebbe un cavaliere del santo gral. Entrambi i cavalieri partono quindi alla ricerca, Agilulfo seguito dal fedele Gurdulù, e a distanza dall’innamorata Brandamante e dal discepolo Rambaldo della vergine Sofronia, e Torrismondo di suo padre.

mercoledì 29 agosto 2012

La casa dei sette ponti

Sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano dall'Abetone, c'è una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della seta torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine.

La testimone del fuoco

Flora ha visto tutto, ma nessuno le crede. La ragazza è morta, qualcuno l'ha uccisa. Aveva solo quattordici anni, si chiamava Miranda ed è stata ritrovata nella sua camera a Birgittagarden, la casa di recupero per ragazze in difficoltà a Sundsvall, a nord di Stoccolma. Le pareti sono schizzate di sangue, le lenzuola ne sono intrise. Nessuna delle altre ragazze sa che cosa sia successo, ma una di loro è fuggita nella notte. Flora non sa chi indagherà sull'omicidio, non sa che l'ispettore Joona Linna sta per ispezionare la peggiore e più indecifrabile scena del crimine della sua carriera, non sa che solo Joona può sperare di scovare qualche indizio. Flora sa soltanto di aver visto la ragazza. Sa di aver visto l'arma del crimine che nessuno riesce a trovare. Sa che cosa è successo. Ma la polizia non le crede, per una semplice ragione. Al momento dell'omicidio, Flora era a centinaia di chilometri di distanza. Eppure Flora è certa di aver ragione. Lei ha visto. Perché lei è una medium.

Fedro - Favole

Fedele al modello esopico ma assolutamente originale quanto a brevitas espositiva e varietas tematica, Fedro fu il primo a introdurre a pieno titolo il genere favolistico nella letteratura latina. Nella sua opera insegnamenti morali e verità universali si alternano a suggerimenti pratici, dettati da buon senso. Mediante similitudini, comparazioni e metafore egli attacca, esorta, consiglia, fa riflettere. E nelle sue mani la favola assume una connotazione personale, umana, fino a diventare un arma pungente ed efficace - l'unica a disposizione di un liberto - contro l'arroganza e i soprusi dei potenti.

giovedì 23 agosto 2012

Arrivederci Danilo, amico mio.


Da oggi le montagne che scalerai avranno quel po' di eterno che a noi non ci è ancora dato conoscere.
Non sentirò più "sin salabim sin salmerin" arrampicando sulle nostre Dolomiti e non avrò più in cordata quel qualcuno che mi trasmetteva una sicurezza e una tranquillità che mai con altri ho trovato. 
Mi mancherai!

mercoledì 15 agosto 2012

Monte Cogne





 (Daniele in vetta)
(Io in vetta)

Monte Cogne - Lagorai Occidentale
110 km - dislivello 2150 m
Ale & Daniele


Giro che meditavo già da tempo dato che la salita permette di raggiungere quota 1900 sempre in sella anche se oggi, per fare il giro ad anello abbiamo abbandonato i pedali già verso i 1800 e ci siam fatti più o meno un'ora spingendo o portando la bici. Distanze così lunghe non sono proprio il massimo con la mountain bike ma chi non risica non rosica. Ottima la performance di Daniele con il quale quest'anno non ero mai riuscito ad andare assieme. Gh'è da nar....

lunedì 13 agosto 2012

Vaio dell'Orsa










Vajo dell'Orsa - Brentino Bellunese
Ale, Pier & Ermanno

Lunga e divertente forre che scorre a volte anche molto incassata nei pressi del santuario della Madonna della Corona sopra il paese di Brentino Bellunese che, a discapito del nome, si trova sul confine tra Trentino e Veronese. Acqua limpida, diversi salti e scivoli in serie nonché alcune belle calate ne fanno un signor canyon. Sicuramente da ripetere!

giovedì 9 agosto 2012

Un po' di corsa


Nave - Salorno


km 30 - 58'

L'asino d'oro - Le metamorfosi

Lucio, rampollo di nobile famiglia greca si reca per affari in Tessaglia, terra di arti magiche, ospite del ricco usuraio Milone. Saputo che la moglie è una strega provetta, capace delle più straordinarie trasformazioni, più che mai smanioso di assistere a prodigi magici, convince Fotide, l'ancella con la quale trascorre amabilmente le notti, a sottrarre alla padrona un miracoloso unguento che trasforma in uccello. Lucio lo prova, ma, ahimè, l'ancella confonde le ampolle e Lucio si trasforma in asino.   Mancano in quel momento le rose per invertire la trasformazione e caso vuole che proprio quella notte una masnada di ladroni assalga la casa, portandosi via l'asino con il bottino.
Comincia la triste sorte di Lucio-asino che attraversa un'infinità di traversie, fin quando, attenendosi alle prescrizioni della dea Iside, riacquista sembianze umane.
Scontato l'errore della sua curiosità e sventatezza giovanili, Lucio può intraprendere la carriera di retore e sacerdote della dea.
Dal suo triste passato Lucio ha tratto un grande vantaggio: protetto dalla pelle d'asino ha potuto contemplare da vicino gli uomini e le loro passioni.

domenica 5 agosto 2012

Anello attorno al Pasubio



Giro di ampio respiro che a cavallo tra Trentino (Vallarsa e val di Terragnolo) e Vicentino (val Posina) racchiude l'eterogeneo gruppo del Pasubio. Crampi a  parte, ma compatibili causa il poco allenamento e una settimana di antibiotico, uno tra i più bei giri fino compiuti.

km 160- dislivello 2250
 Ale & Andrea

giovedì 2 agosto 2012

Il momento è delicato

"C'era una parte poco frequentata delle edicole della stazione, quasi abbandonata, quella dei tascabili. Tra i libri accatastati, nascosti dietro un vetro, avvolti nella plastica e ricoperti di polvere cercavo le raccolte di racconti. Era un momento tutto mio, un piacere solitario e veloce perché il treno stava partendo. Studiavo un po' i disegni della copertina, pagavo e infilavo il libro in tasca. Appena mi sedevo al mio posto, gli strappavo la plastica che non lo faceva respirare. Aprivo una pagina a caso, trovavo l'inizio del racconto e attaccavo a leggere. Altre volte, invece, guardavo l'indice e sceglievo il titolo che mi ispirava di più. E mentre il treno mi portava via finivo su pianeti in cui c'è sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. Quella era vera goduria. E spero che la stessa goduria la possa provare anche tu, caro lettore, leggendo questa raccolta di racconti che ho scritto durante gli ultimi vent'anni. C'è un po' di tutto. Non devi per forza leggerla in treno. Leggila dove ti pare e parti dall'inizio o aprendo a caso." N. Ammaniti

Lago di Cei



dislivello 800 - km 89
Ale & Daniele

mercoledì 1 agosto 2012

Primo giro in mountain bike


km 51 - dislivello 1300
Ale & Andrea

Salita di Marcesina e passo Vezzena

Gran bel giro tra Valsugana e altopiano dei 5 comuni, quello di Asiago (o Gallio per gli affezionati) per capirci, effettuato dopo lunga inattività assieme ad Andrea e a quel pazzo di Luca che nonostante avesse fatto solo 15 km durante l'anno si fida ancora ad affrontare i miei "giretti".
La salita che da Selva di Grigno porta sull'altopiano, per la precisione a Marcesina, è di una bellezza e di una continuità entusiasmanti complice anche il divieto di transito ai mezzi a motore se non si è residenti.
13 km con 1100 m di dislivello, ottimamente asfaltati, che non offrono mai un tratto se non nell'ultimo breve tratto prima di arrivare al rifugio Barricata. Discesa veloce verso Gallio, dove approfittando  della presenza in loco del Franz ci concediamo una breve sosta rifoccilatoria, per poi riprendere la lunga ma poco pendente salita fino al passo Vezzena da dove in breve grazie alla discesa del Menador si giunge nuovamente a Levico, odierno punto di partenza.


(Un suggestivo tratto della salita Selva-Marcesina) 
(Barricata)

Tour Valsugana - altopiano dei 5 comuni
115 km - dislivello 1700 m
Ale, Andrea & Luca

Odio Tutti I Cantanti