venerdì 30 marzo 2012

Gran Diedro



Gran Diedro - VI- - 300 m - parete di S. Massenza
Ale & Roberta

Sinceramente me l'aspettavo più dura mentre si è rivelata fin troppo semplice! Che stia pian pianino imparando ad arrampicare? Il terzo tiro (secondo per noi) è una vera perla con un diedro da manuale: una figata! Caldo becco...fortuna che il venticello, che ci ha fatto desistere dall'andare sul Piz Ciavazes, ha mitigato un po' la temperatura altrimenti sarebbe stato da schiattare con i miseri 500 ml d'acqua che avevo nello zaino. 

Passo del coyote

Nave San Rocco - Laimburg - 72 km
Ale & Claudio

Dopo l'arrampicata mattutina mentre facevo due passi in centro a Trento mi è venuta una maledetta voglia di andare in bici e così, dopo solo 2 telefonate, ho trovato Claudio disponibilissimo a farsi un giro in compagnia. Dato che lui di km ne ha già fatti più di 800 i primi 20 ho sofferto a mantenere il suo ritmo ma poi le gambe han cominciato a rispondere e quindi anche se all'inizio un po' titubante ci siam sciroppati pure il breve ma ripido passo del coyote per poi tornarcene verso casa.

Selene




Selene - VI - 240 m - Parete di San Paolo sud
Ale & Roberta

Divertentissima via con una roccia eccezionale nonostante le innumerevoli ripetizioni (circa 600) in quel di San Paolo. Spettacolare il tiro con i 3 tetti in successione e tecnica la traversata in placca alla fine del 2° diedro. Sicuramente da rifare in futuro anche per vedere se la presa di dubbia tenuta all'inizio del 1° diedro sarà ancora al suo posto....non ci giurerei!

Moonbears


Moonbears - VI- 185 m - Parete del Limarò
Ale & Roberta

A distanza di quasi un anno, complice il cambio dell'ora, sono risalito su questa breve e divertente via in un caldo pomeriggio di fine marzo. Come l'anno scorso ho trovato più "difficile" il 3° tiro rispetto a quello che dovrebbe essere il tiro chiave. Anche Roberta penso sia della stessa idea!

Skialp 2011-2012 - Turner Kamp (quasi)

(Malga Goeg e Pfaffennock)
 (Il V° Corno)
(Jack e Patrizio durante la salita)
 (Turner Kamp)
 (Patrizio su un delicato traverso)
 (Cima del Prete)
 (Gli ampi e divertenti pendii da poco sotto la cima)


Turner Kamp (cima di Campo) - BSA - dislivello 2000 m - alpi Aurine
Ale, Jack, Marco, Patrizio, Renrav


Maledettamente caldo per essere marzo!, poca acqua e relativi problemi connessi al ridotto introito di liquidi mi hanno rallentato al punto che arrivato alla base del canale finale Patrizio, Jack e Luca stavano già scendendo e quindi, preferendo godermi la sciata, ho rinunciato alla cima e mi sono fiondato a capofitto nell'entusiasmante e lunga discesa di questa bella cima della cresta di confine.

giovedì 22 marzo 2012

Ai Pochi rispondo con Faedo Pineta



L'idea per oggi era di puntare a fare un po' di pianura così per allenare un po' la gamba a questo movimento sopito durante l'inverno ma poco prima di partire un sms di Daniele che parlava della salita ai Pochi (Buchholz) sopra Salorno ho automaticamente riconvertito il giro in modalità pendenze perché va bene che la bici non è la mia attività principale ma non posso mica sfigurare sulle salite andando con chi ha già fatto quasi 2000 km. No?

lunedì 19 marzo 2012

Racconti di pareti e scalatori

Le scalate sono di fatto un'attività invisibile, per questo hanno bisogno di essere raccontate. La scrittura, così come la fotografia, rappresenta una necessità per gli alpinisti: fermare l'impresa, formarla in parole, trasmettere la preparazione e la paura, la tecnica e gli imprevisti, l'ebbrezza e lo scoramento. Non solo per arrivare a un pubblico e avvincerlo, quanto per aprire ogni volta una via. La forma breve coincide perfettamente "con il respiro di ogni singola esperienza". I 26 racconti di questa raccolta ricostruiscono così imprese ardite, tragedie sfiorate, conquiste memorabili sulle più maestose montagne del pianeta: le vette Himalayane, le torri incorstate di ghiaccio della Patagonia o le assolate placche granitiche di El Capitan, o ancora l'incanto del mondo alpino con le pareti del Monte Bianco, le creste del Cervino e le guglie Dolomitiche, dove, nel corso dei decenni, ha preso corpo una vera e propria etica dell'alpinismo.
Resoconti autobiografici che, un passo dopo l'altro, avventura dopo avventura, arrivano a delineare una sorta di storia delle scalate. Ogni alpinista in fondo segue le tracce di chi lo ha preceduto, e dunque leggendo queste storie le sentiamo dialogare in un sapiente gioco di rimandi, come una corda che guida il lettore tra le pagine più emozionanti dell'alpinismo internazionale.

Ferrata Rio Secco



Ferrata Rio Secco - dislivello 400 m
Ale & Carlotta

Skialp 2011-2012 - V° Corno di Ghega (V° Hornspitze)


 (Salendo a malga Tratter si nota 
il pendio che porta ai piani superiori)
 (Il forte Alessio)
 (Baita su ripido pendio)
 (Salendo verso il Moos con la cima del Prete e la cima di Sella)
 (Alessio e Luca sul pianoro a metà percorso: il Moos)
  (Il Moos con cima di Sella e la cima di Campo)
 (Scialpinisti sul pendio finale del V° Corno)
 (Il Sasso Nero, ambita meta scialpinistica delle alpi Aurine)
 (Patrizio e Beatrice in vetta)
  (Luca e Riccardo in vetta)
 (Luca verso la Turnerkamp / cima di Campo)
 (La cresta E della cima di Campo)
 (Alessio verso la cima di Campo)

V° Corno di Ghega - BSA - dislivello 1850 m - Alpi Aurine
Ale, Alessio, Beatrice, Luca, Marco, Riccardo & Patrizio

Nuovo Blog

Eccomi con la naturale prosecuzione di www.elpanigal.blogspot.com con le mie avventure (prevalentemente in montagna) e non :). 
Un grazie a chi continuerà a seguirmi con questo nuovo look.