lunedì 4 febbraio 2013

Creper Vac


(Dario sale al rifugio con il fidato mezzo da neve)
(Al rifugio Trivena)
 (Io verso l'Agosta)
 (Salendo alla sella del Corno del Fus verso Agosta e Quadra)
 (Durante la salita dopo la Piana di Redont)
(Si batte traccia nei pendii vergini)
 (Verso cima Quadra)
(Si batte traccia)
 (Creper Vac)
(Durante la salita verso il Carè Alto)
 (I due altoatesini vicino alla testa del Setter...)
 (...e verso il Carè Alto)
 (Ulrich durante la salita con cima Agosta)
 (Jessica e il Carè Alto)
 (Salendo dal passo dei Contrabbandieri)
(In vetta!)
 (Gli ultimi metri prima della vetta)
 (Ulrich in cresta verso l'Agosta)
 (Jessica scendendo dalla cresta)
(In discesa il rifugio è ormai vicino)


Creper Vac - BSA - dislivello 1700 m - Gruppo Adamello
Ale & Jessica

In valle dell'Adige spirava una leggera brezza (dati scientifici riportano vento da N a 43 km/h con folate prossime ai 60) ma di stare a casa proprio non se ne parla. Telefonatina veloce a Dario, il gestore nel rifugio Trivena, e siamo in partenza, anche se un po' tardino, per la val di Breguzzo dove magicamente il vento sembra appartenere ad altri loci. Si va su Creper Vac che per grazia divina è battuto solamente dalla parte che sale nei pressi di baita Bianche cossichè mi godo un sacco a tracciare i bei pendii che sovrastano la sella del Corno del Fus. La parte alta, dove gli itinerari si ricongiungono la saliamo assieme a due altoatesini di cui uno è il product manager della RISK PROTECT che tra i vari articoli produce alcuni zaini mica male. 
Discesa divertente anche se il vento seppur timido deve aver lavorato nei giorni scorsi formando un po' di crosta di cui noi scialpinisti siamo ghiotti.

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