domenica 15 marzo 2015

Diario di Yehuda

Yehuda Nir aveva 11 anni quando suo padre, ebreo, fu ucciso dai soldati tedeschi nel corso di un'esecuzione di massa nella città polacca dove abitavano. Mentre molte altre famiglie ebree venivano radunate per essere trasportate ai campi di concentramento, Yehuda, insieme con la madre e la sorella adolescente riuscì a sfuggire alle retate grazie a documenti falsi. Era il 1941 e l'Olocausto cominciava ad assumere proporzioni spaventose. Facendosi passare per cattolica, la famiglia di Nir entrò così in quelli che sarebbero stati quattro anni lunghi e difficili, vissuti nell'angoscia e nel terrore di essere smascherata. Ma Yehuda vivrà perchè vuole bene a sua madre e alla sorrela, vivrà perchè odia e irride chi lo perseguita per motivi razziali. E la lezione è una sola: non bisogna mai risparmiarsi e sopratutto non bisogna risparmiare sui sentimenti.

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